top of page

Il valore del cambiamento

Spesso mi aggrappo a un modo di fare, di vedere, di dipingere, come se fosse l’unico possibile. Mi convinco che ciò che conosco sia per forza la strada migliore per me solo perché è quella che ho sempre percorso.

Ma il cambiamento mi ricorda che nulla è statico, che la vita è movimento e che anche l’arte respira quando le permetto di trasformarsi.

Cambiare il modo di dipingere significa cambiare lo sguardo: un nuovo gesto, un nuovo colore, un nuovo punto di vista possono aprire orizzonti inattesi.

Non è semplice: richiede il coraggio di lasciare andare certezze, abitudini, perfino quella sicurezza che a volte mi tiene ferma. Eppure, proprio nel momento in cui mi concedo di cambiare, scopro possibilità che non immaginavo.

Il cambiamento, in fondo, non è una perdita. È un’apertura. È un invito ad esplorare ciò che ancora non conosciamo, dentro e fuori di noi.

E forse è lì che nasce la vera sorpresa dell’arte, e della vita.

 
 
 

Post recenti

Mostra tutti
La coerenza nell'epoca degli schermi

Viviamo immersi negli schermi.Ogni giorno vediamo tutto: luoghi lontani, volti sconosciuti, opere, parole, vite che sembrano perfette. È come avere il mondo intero davanti agli occhi, e in un certo se

 
 
 
Il mio punto di vista

Negli ultimi cinquant’anni, l’arte ha vissuto una trasformazione profonda, ma non sono sicura che sia stata una crescita. La mia generazione è quella cresciuta negli anni ’80 e '90, una generazione c

 
 
 
La mia verità

In questi anni ho capito che l’arte non chiede di essere amata, ma rispettata. E con lei, anche chi la fa. Viviamo in un tempo in cui tutto deve piacere subito, essere compreso, commentato, valutato.

 
 
 

Commenti


bottom of page