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Essere donna e artista oggi

Essere una donna artista, oggi, significa ancora camminare su un filo sottile.

Si parla di emancipazione, di parità, di libertà espressiva… ma poi, nella realtà, basta osservare con attenzione per accorgersi che le cose non stanno davvero così.

Le stesse opere, se presentate da un uomo, ricevono spesso un’attenzione diversa: più autorevole, più riconosciuta. Una donna, invece, deve ancora dimostrare di valere, di essere “seria”, di non essere solo una che dipinge.

A cinquant’anni, quando la vita ti ha dato profondità, esperienza, sensibilità, una donna che vuole esprimersi pienamente attraverso l’arte incontra spesso un muro di silenzi o di indifferenza.

Se non ha un sostegno, una rete, un ambiente che creda in lei, la strada diventa faticosa.

Eppure, proprio in quella fatica, nasce una forza diversa.

Una forza che non cerca di imitare, ma di affermare: “io ci sono, e ciò che creo parla di me, con verità.”

Essere donna e artista non è un ruolo.

È un modo di essere, un modo di guardare, di sentire e di restituire al mondo una parte di sé che non chiede conferme, ma ascolto.

 
 
 

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